Dopo l’ok arrivato dal Consiglio europeo dello scorso dicembre, il governo italiano ha introdotto l’obbligo di e-fattura anche per i regimi agevolati.
L’obbligo di emettere fatture elettroniche è scattato nel 2019, ma riguardava solo aziende e liberi professionisti con partita IVA in regime ordinario. Questa prima sperimentazione durata tre anni si è rivelata un successo per il fisco, che ha potuto così contrastare l’evasione fiscale, ottenendo in un solo anno il recupero di oltre 2 miliardi di euro di gettito fiscale. Questo strumento ha mostrato da subito numerosi vantaggi, tanto che molti professionisti con partite IVA in regime dei minimi e forfettari l’hanno adottato volontariamente.
Per chi invece non ha ancora adottato la fatturazione elettronica, in attesa dell’entrata in vigore dell’obbligo del 1° Luglio 2022, non resta altro da fare, per fare pratica, che scegliere un gestionale semplice e possibilmente collegato al software del proprio commercialista.
Quindi, tutti coloro che possiedono una partita IVA nel regime dei minimi e forfettari, con la possibile esclusione di coloro che non hanno ricavi o compensi superiori a 25.000 euro, dovranno iniziare ad adottare le e-fatture.
Si ricorda che dal 01.01.2024 l’obbligo di emettere la fattura elettronica sarà esteso a tutti, indipendentemente dal volume di ricavi o compensi e che gli operatori obbligati alle comunicazioni TS (tessera sanitaria) come medici, farmacisti, ecc. sono esonerati fino a fine 2022.
La fatturazione
elettronica rappresenta per aziende e liberi professionisti un utile
strumento per gestire la contabilità in modo efficace e semplificare
la burocrazia, oltre ad aver abbassato il tasso di errore nell’emissione delle
fatture. L’uso di un software gestionale per la creazione e l’invio delle
e-fatture permette di risparmiare tempo e denaro, oltre che contribuire ad
aiutare l’ambiente riducendo lo spreco di carta, l’uso di inchiostro e le
emissioni. Inoltre, per chi aderisce è prevista una decadenza degli
accertamenti fiscali dell’Agenzia delle Entrate che passa da 5 a 4 anni.
Per cui il consiglio è di dotarsi di un buon software anche se il volume di
affari è al di sotto dei 25.000 euro.