Assegno Unico e Universale per i Figli direttamente sul conto corrente dei genitori.

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Assegno Unico e Universale per i Figli direttamente sul conto corrente dei genitori.
11 Gennaio 2022

Assegno Unico e Universale per i Figli direttamente sul conto corrente dei genitori.

Assegno Unico e Universale per i Figli direttamente sul conto corrente dei genitori.

Il beneficio, che sarà versato indipendentemente dal reddito, sostituirà le detrazioni per carichi di famiglia e l’Assegno per il nucleo familiare (Anf). Sarà corrisposto da marzo dall’Inps e riguarda tutti i genitori anche non dipendenti.

Il beneficio, che sarà versato indipendentemente dal reddito, sostituirà le detrazioni per carichi di famiglia e l’Assegno per il nucleo familiare (Anf). Sarà corrisposto da marzo dall’Inps e riguarda tutti i genitori anche non dipendenti.

Dal 1° marzo 2022 chi ha figli a carico riceverà l’assegno unico. Sarà pagato dall’Inps su base mensile, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo, ai nuclei familiari con un importo variabile in base all’indicatore della situazione economica equivalente (Isee). L’assegno, che non concorre alla formazione del reddito complessivo, prenderà il posto delle detrazioni per figli a carico e dell’Anf, sarà corrisposto a tutti indipendentemente dal tipo di reddito.

L’assegno è riconosciuto per i nuovi nati dal settimo mese di gravidanza, per i figli a carico minorenni, maggiorenni fino al compimento dei 21 anni (a condizione siano studenti, tirocinanti, lavoratori con reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui, disoccupati in cerca di un lavoro, dediti al servizio civile universale). Senza limiti di età se è presente una disabilità.

L’importo pieno pari a 175 euro mensili per ciascun figlio minorenne (ovvero 85 euro per ciascun figlio di età nella fascia 18-20 o disabile senza limiti di età) spetta per un Isee pari o inferiore a 15mila euro.

Per livelli di Isee superiori a 15mila euro, l’importo si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 50 euro (ovvero 25) in corrispondenza di un Isee pari a 40mila euro, per rimanere costante per livelli superiori. Tali importi sono maggiorati, anch’essi in misura decrescente da 85 a 15 euro con il progredire dell’Isee da 15mila a 40mila euro, per ciascun figlio successivo al secondo. Per i nuclei familiari con quattro o più figli è riconosciuta una maggiorazione forfettaria pari a 100 euro mensili per nucleo.

Per ciascun figlio minorenne non autosufficiente è prevista una maggiorazione fissa di 105 euro mensili, che diventano 95 in caso di disabilità grave e 85 euro in caso di disabilità media. Diversamente con un figlio disabile maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno di età la maggiorazione è pari a 80 euro mensili.

Per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione fissa pari a 20 euro mensili per ciascun figlio.

Nel caso, infine, in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro è prevista una maggiorazione pari a 30 euro mensili per un Isee pari o inferiore a 15mila euro, che si riduce gradualmente fino ad annullarsi in corrispondenza di un Isee pari a 40mila euro.

Nel caso di assenza di Isee spettano gli importi corrispondenti a quelli minimi previsti.

Le istanze per ottenere l’assegno vanno presentate direttamente all’INPS ogni anno entro il 28 febbraio direttamente sulla piattaforma INPS se in possesso dello SPid, oppure tramite un patronato. Tale situazione ha indotto a identificare come arco temporale annuo di erogazione del nuovo assegno quello che va da marzo a febbraio dell’anno successivo. Le relative domande si possono presentare dal 1° gennaio di ogni anno, tenendo presente che quelle presentate sino al 30 giugno danno diritto agli arretrati da marzo, mentre chi invia l’istanza a dal 1° luglio perde i mesi pregressi. Per le istanze pervenute oltre il 28 febbraio, il pagamento verrà eseguito entro la fine del mese seguente.

Possono riscuotere l’assegno i genitori, anche in modalità ripartita, secondo le indicazioni fornite all’atto della richiesta. I figli maggiorenni hanno facoltà di inviare direttamente la domanda per ricevere, autonomamente, la quota di loro spettanza. Anche le detrazioni fiscali per i figli con meno di 21 anni non confluiranno più nella busta paga a partire da marzo.

Lo Studio Aquilino rimane a disposizione per i clienti che hanno difficoltà a presentare direttamente l’istanza e relativa Isee e/o non vogliono recarsi presso un patronato; in questa eventualità i clienti interessati devono contattare la reception dello Studio entro e non oltre il 31 gennaio di ogni anno.

(fonte Il Sole 24 Ore)

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