Dal 1° gennaio 2022 la soglia del contante scenderà a 1000 euro.

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Dal 1° gennaio 2022 la soglia del contante scenderà a 1000 euro.
22 Novembre 2021

Dal 1° gennaio 2022 la soglia del contante scenderà a 1000 euro.

Dal 1° gennaio 2022 la soglia del contante scenderà a 1000 euro.

Dal prossimo anno la soglia dei pagamenti in contanti passerà dagli attuali 2mila euro a mille euro.

Dal prossimo anno la soglia dei pagamenti in contanti passerà dagli attuali 2mila euro a mille euro.

In sostanza, quindi, per i contanti cambia la soglia dei pagamenti che sarà pari a euro 999,99. La precisione è importante perché può costare una sanzione: pagare 999,99 euro in contanti dal primo giorno del 2022 è lecito, pagare 1.000 euro, cioè un centesimo in più, no.

La nuova soglia dei contanti a 999,99 euro viene applicata per qualsiasi tipo di pagamento, cioè di passaggio di denaro tra persone fisiche o giuridiche. Questo significa che non solo l’acquisto di un bene o la prestazione di un professionista ma anche una donazione o un prestito a un figlio per una cifra di almeno 1.000 euro dovrà essere giustificato ed effettuato con un tipo di pagamento tracciabile, come un bonifico, un assegno, o con l’utilizzo del POS (bancomat, carta di credito, carta di debito). Tuttavia, nulla cambia per quanto riguarda prelievi e versamenti in banca, poiché non si tratta di trasferimenti di denaro tra due soggetti diversi ma di movimenti che interessano una sola persona. 

Per capirci, sarà perfettamente lecito andare in banca a ritirare 1.500 euro. Quello che non verrà consentito è di utilizzarli tutti insieme per fare un solo pagamento. 

Lo stesso vale per i versamenti. Ad esempio, chi ha ricevuto in contanti per la propria attività 500 euro, poi 400 euro e poi ancora 600 euro; in totale 1.500 euro che possono essere versati insieme sul proprio conto corrente. Non viola le regole sull’uso dei contanti nemmeno fare 'un po’ e un po’', cioè fare un pagamento di almeno 1.000 euro utilizzando sia il cash sia uno strumento tracciabile. Ad esempio, per pagare un servizio che costa 1.800 euro è permesso consegnare al professionista 900 euro in contanti e 900 euro con un assegno, con la carta di credito o con un bonifico. L’importante è che la somma in contanti resti sempre al di sotto del limite di 999,99 euro. 

Attenzione però ai cosiddetti pagamenti frazionati: è sanzionabile il pagamento di un importo superiore al limite diviso in rate, tutte sotto la soglia, al solo scopo appunto di pagare in contanti un importo che altrimenti non potrebbe esserlo. Le rate quindi sotto le 999,99 euro riferite ad un unico pagamento devono anch'esse essere pagate con un sistema tracciabile.


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