Inps,  aumentano i contributi

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Inps,  aumentano i contributi
11 Febbraio 2015

Inps, aumentano i contributi

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Sono stati aggiornati i livelli di contribuzione dovuti per l’anno 2015 da parte di artigiani e commercianti. Per effetto del decreto Salva Italia (Dl 201/2011), la contribuzione è ulteriormente incrementata di 0,45 punti percentuali rispetto all

Sono stati aggiornati i livelli di contribuzione dovuti per l’anno 2015 da parte di artigiani e commercianti.

Per effetto del decreto Salva Italia (Dl 201/2011), la contribuzione è ulteriormente incrementata di 0,45 punti percentuali rispetto alle aliquote vigenti raggiungendo il 22,65% per gli artigiani e il 22,74% per i commercianti.

Tale aumento sarà effettuato in egual  misura ogni anno fino a raggiungere il 24% nel 2018.

Si ricorda la possibilità di applicare la riduzione del 50% per gli autonomi con più di sessantacinque anni di età già titolari di pensione a carico dell’istituto. Per i coadiuvanti e coadiutori di età non superiore a 21 anni l’aliquota è ridotta di tre punti percentuali.

Il reddito minimo 2015 da prendere in considerazione per il calcolo dei contributi Inps, sia per gli artigiani che per i commercianti , è pari a € 15.548. Il contributo a conguaglio è dovuto in base  alle aliquote sopra citate per il reddito d’impresa superiore al minimale e fino al limite della prima fascia di retribuzione annua pensionabile (per il 2015 pari a  46.123,00). Superato questo limite, l’aliquota subirà un incremento di un punto percentuale, mentre la contribuzione non sarà più dovuta al superamento del massimale contributivo (pari a € 100.324).

Per effetto di tali aumenti i contributi sul minimale ammonteranno a € 3.529,06 per gli artigiani e € 3.543,05 per i commercianti da pagare in quattro rate scadenti il 18 maggio, 20 agosto, 16 novembre 2015 e 16 febbraio 2016.

I contributi eccedenti il minimale dovranno essere versati in sede di dichiarazione dei redditi.

Aumento in vista anche per gli iscritti alla Gestione Separata Inps, cioè i collaboratori e i liberi professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie, che dovranno applicare l’aliquota del 30,72% (rispetto alla precedente aliquota del  27,72%) fino all’importo reddituale massimo di  € 100.324,00. Il minimale si attesta anche per questi soggetti a € 15.548, pertanto qualora tale importo non dovesse essere raggiunto, l’Inps accrediterà i mesi corrispondenti al contributo versato riproporzionando l’arco temporale utile ai fini della pensione.

L’onere contributivo rimane a carico del collaboratore per un terzo e del committente per due terzi. Nel caso di liberi professionisti l’onere contributivo rimane a loro carico e il versamento dovrà essere effettuato alle scadenze previste per il pagamento delle imposte sui redditi.

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