Limite al contante: dal 1 luglio 2020 scende a 1.999,99 euro.

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Limite al contante: dal 1 luglio 2020 scende a 1.999,99 euro.
26 Giugno 2020

Limite al contante: dal 1 luglio 2020 scende a 1.999,99 euro.

Limite al contante: dal 1 luglio 2020 scende a 1.999,99 euro.

Vi ricordiamo che la legge di Bilancio approvata a dicembre dello scorso anno prevede una progressiva riduzione dell’uso del contante per pagamenti di beni e servizi. In particolare è previsto che dal 1° luglio di quest’anno il tetto massimo di

Vi ricordiamo che la legge di Bilancio approvata a dicembre dello scorso anno prevede una progressiva riduzione dell’uso del contante per pagamenti di beni e servizi. In particolare è previsto che dal 1° luglio di quest’anno il tetto massimo di spesa in contanti sia di 1999,99 euro. Per cifre superiori sarà necessario usare strumenti di pagamento tracciabili dal Fisco, come bancomat, carta di credito, assegni, bonifici. Questo tetto subirà un ulteriore abbassamento il 1° gennaio del 2022. Infatti da quella data il limite massimo di uso dei contanti per acquisti di beni e servizi scenderà a 999,99 euro. Oltre questa cifra sarà vietato utilizzare soldi cash per effettuare acquisti di qualsiasi genere. Si dovranno utilizzare, carte, assegni o bonifici.

I Limiti valgono anche per le donazioni e i prestiti tra familiari.

Nessun problema invece per i versamenti e i prelievi fatti sul proprio conto corrente – perché non trattandosi di trasferimento di denaro tra soggetti diversi non ha limiti e non incappa nelle sanzioni.

Attenzione anche ai pagamenti frazionati; se il loro totale supera la soglia, devono essere effettuati utilizzando strumenti tracciabili (pos, bonifici e assegni).

Previste sanzioni che andranno da un minimo di 3.000 euro a un massimo di 50.000 euro a seconda della gravità dell’infrazione. Tenendo presente che nella violazione sono coinvolti entrambi gli attori, ovvero chi effettua il pagamento e chi lo riceve. Fino a 250.000 la sanzione va da un minimo di 2.000 a un massimo di 50.000 euro per le parti contraenti; oltre i 250.000 euro, la sanzione va da 15.000 a 250.000 euro. Per i professionisti (come il Vostro commercialista) obbligati alla segnalazione in entrambi i casi la sanzione va da 3.000 a 15.000 euro.

Si rimane come sempre a disposizione per ogni e ulteriore chiarimento. Studio Aquilino, Count on it

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